Evora

Evora è una cittadina portoghese che si trova nell’omonimo distretto. È famosa per le sue bellezze storiche e artistiche che le hanno garantito il titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1986.

Centro agricolo e commerciale Evora è stata fondata dai romani, così come testimoniato dal bellissimo Tempio di Diana (tempio con sei colonne sulla fronte costruito in epoca augustea) e i resti di un arco trionfale. Fonti storiche raccontano che Evora fu poi conquistata dai visigoti nel 416 e un paio di secoli dopo dagli arabi che governarono la città e gran parte del territorio portoghese per quattro secoli e mezzo.

Nel 1165 Gerardo Sempavor, personaggio leggendario nella storia del Portogallo nel periodo delle battaglie per la cacciata degli arabi e la “Reconquista” cristiana, cacciò i mussulmani dalla città di Evora e dall’intera regione di Alentejo. Da allora, Evora cambiò notevolmente: furono costruite delle nuove mura, divenne a diverse riprese sede delle “cortes” e residenza di re.

Grazie soprattutto alla salita al trono della dinastia di Giovanni I, Evora divenne la seconda città del Portogallo tra il XV e il XVI secolo, fu dotata di una prestigiosa università che in seguito fu affidata ai gesuiti e di un palazzo reale.
A partire dalla metà del XVIII secolo, con il governo autoritario e ateo del Marchese di Pombal, Evora perse parte del suo prestigio anche a causa della cacciata dei gesuiti e della confisca dei loro beni. Solo nel 1800 Evora riuscì a tornare ad essere un importante centro agricolo e commerciale.

Il centro abitato di Evora è sovrastato da un’imponente cattedrale costruita nel 1186 sulle fondamenta di un’antica moschea che poi venne rifatta in forme gotico francesi. Questa chiesa, chiamata “Sé di Évora” è la più grande cattedrale del Portogallo e si caratterizza per due torri asimmetriche su i due lati che svettano verso il cielo, totalmente in conformità ai tratti distintivi dello stile gotico.

In una delle due torri che si trova il ricco “Museo di Arte Sacra” che custodisce pezzi unici gioielleria, scultura, mobili religiosi e altri oggetti di incommensurabile valore e raccolti dalla chiesa nel corso dei secoli. Tra questo tesori merita di essere segnalato il crocifisso detto il “Santo Lenho”, in argento dorato tempestato di pietre preziose e il trittico di avorio dedicato alla Madonna che è conosciuto con il nome di “Virgem do Paraíso”.

Questi e molti altri documenti fanno di Evora una delle località portoghesi più famose e più turistiche. Proprio il turismo è una delle principali fonti di guadagno della città e registra un notevole incremento nel corso degli ultimi anni grazie ad una politica locale mirata alla rivalutazione e promozione del territorio.
Inoltre la presenza di una prestigiosa e storica università garantisce la presenza di studenti provenienti da ogni parte del Portogallo e non solo e quindi un clima culturale all’avanguardia e dinamico. L’università è stata fondata nel 1559 e nella costruzione risalta un chiostro interno con doppia galleria, lungo la quale si aprono le sale con cattedre e banchi scolastici e magnifici azulejos allegorici che ricordano le diverse discipline che qui si impartivano. Ad oggi circa ottomila studenti frequentano l’università di Evora e nei dintorni ci sono numerosi locali, bar, ristoranti.

In generale la cittadina portoghese ha strutture ricettive di vario livello per soddisfare le esigenze delle varie tipologie di visitatori.
Tra le stradine strette, i vicoli decorati con azulejos, i palazzi nobiliari e le chiesette disseminate nella città, Evora conserva ancora parte dell’atmosfera e la semplicità dei tempi passati.