I mulini

Il Portogallo è il paese europeo con il maggior numero di mulini. La presenza di numerosi corsi d’acqua veloci e tutti di notevole capienza, la maggior parte dei quali ancora oggi navigabili, e la presenza di forti venti che provengono dall’Oceano Atlantico hanno favorito nel corso degli anni lo sviluppo di queste singolari costruzioni.

I mulini si trovano lungo tutto il territorio nazionale e ne esistono di diversi tipi: i mulini a vento classici, i “mulini a marea” e i “mulini rotanti”.
I mulini a vento sono soprattutto delle costruzioni circolari o quadrate che vengono realizzate in alture e piccoli promontori, dove possono sfruttare meglio le correnti e compiere meglio la loro funzione.

I “mulini a marea” sono di solito edificati vicino all’ansa di un fiume o sulla riva di un lago o addirittura anche sul mare. I serbatoi di questo mulino venivano riempiti in base alla mare: nel caso di alta marea, i serbatoi si riempivano e poi l’acqua veniva utilizzati per l’irrigazione dei campi nei periodi di bassa marea. Questo tipo di mulino nacquero in Inghilterra e giunsero in Portogallo nel periodo delle grandi esplorazioni quando gli inglesi ebbero frequenti contatti con i portoghesi.

I “mulini rotanti” sono di piccole dimensioni e spesso sono di pianta circolare e in legno. Il movimento rotatorio è garantito dal vento e le pale sono fisse su un perno che ruota – da qui deriva il nome rotante.
Trovarsi nelle vicinanze dei mulini è davvero interessante. Inoltre, una leggenda popolare portoghese afferma che i mulini emettono una melodia causata da piccoli fischietti di terracotta comunemente chiamati “Búzios” e che, grazie al vento e al movimento del mulino, emettono un sibilo continuo e armonioso.

Ad oggi molti mulini del Portogallo sono stati ristrutturati e sono utilizzati per fini diversi, mentre altri giacciono abbandonati nel paesaggio, rappresentando sempre un elemento suggestivo.