Parco do Douro Internacional
Il parco è stato istituito per proteggere la bellezza paesaggistica e gli ecositemi naturali di questa zona, particolarmente consociuta per i vigneti e la produzione di vino e uve da tavola.
La valli formate dal fiume Douro danno vita a uno scenario mozzafiato: gole profonde, verdi vallate e dovi pendii che in primavera si ricoprono di fiori colorati e cespugli. Inoltre il clima di quest’area natuale registra notevoli sbalzi termici con inverni freddi ed estati molto calde che hanno portato a identificare questa zona con l’espressione “Terra Quente” ovvero terra calda.
Il parco naturale è caratterizzata dalla presenza di boschi di querce, ginepri, boschetti di ontani, frassini e salici soprattutto in prossimità delle rive del fiume. Spettacolari sono le distese di cisto e ginestra.
Questa vegetazione così varia fa da habitat per numerosi animali. Innanzitutto va sottolineanto che il parco è molto importante per gli studi di ornitologia: numerose specie di volatili hanno scelto questo posto per nidificare grazie alla vicinanza del fiume e anche dei cmapi coltivati che garantiscono una scorta costante di cibo. Tra le specie a rischio estinzione a livello nazionale e internazionale ci sono l’aquila reale e la cicogna nera, l’avvoltoio d’Egitto e il grifone, scelto proprio come simbolo del Parco.
Nel parco i mammiferi presenti sono il lupo, degli orsi bruni, lontre e il gatto selvatico, mentre ci sono numerose specie di anfibi e rettili. Nelle vicinanze degli insediamenti umani, si trovanmo mandrie di ovini e bovini che vengono lasciati liberi a pascolare nelle ferti aree rurali del parco internazionale do douro.
La presenza dell’uomo nell’area naturale non è invasiva ma si limita alle aree pianeggianti dove dominano coltivazioni di cereali, oliveti e vigneti a cui si aggiungono ampi campi ocupati da alberi di arance e mandorli che nel loro periodo di fioritura regalano uno spettacolo davvero unico e liberano un profumo speciale nell’aria. L’agricoltura è quindi l’attività principale di questa zona, cercando sempre di non alterare gli equilibri naturali o fare interventi aggressivi che potrebbero rovinare il paesaggio protetto.
