Vino Porto

Il Porto è uno dei prodotti di spicco del Portogallo, importante sia a livello agricolo che commerciale considerando che è il prodotto portoghese più esportato.

Prodotto esclusivamente con uve provenienti dalla regione del Douro, nel nord del Portogallo, il Porto si contraddistingue per essere un vino liquoroso che ha un gusto deciso, che conserva un sapore antico e un colore intenso che lo rende inconfondibile e racconta la sua storia millenaria.

La principale caratteristica di questo vino è l’aggiunta di acquavite durante la fase di fermentazione e questo permette al vino di conservare il sapore dolce del mosto e, allo stesso tempo, ne aumenta la gradazione alcolica.
La storia del Porto è a metà tra leggenda e storia reale e in ogni caso risale al periodo tra il XV e il XVII secolo - anche se la produzione di vino lungo il corso del Douro risale già al tempo dei Fenici e dell’occupazione romana.

La tradizione popolare affida ai monaci l’origine del Porto: pare che essi siano stati i primi a produrre questo vino aggiungendo dell’acquavite durante la fermentazione per avere un prodotto migliore e che si conservasse più a lungo. Tale usanza permetteva di ottenere un vino più dolce e più alcolico allo stesso tempo, caratteristiche che ancora oggi contraddistinguono il Porto.

L’origine storicamente fondata del Porto risale invece al 1820 quando pare che le vendemmie produssero uve particolarmente dolci e ricche che determinarono al produzione di un vino altrettanto ricco e naturalmente dolce. Questo vino, commerciato anche oltre i confini del Portogallo, ebbe un grande successo (ad esempio, fu scelto come vino ufficiale della Casa reale britannica) tanto che, l’anno seguente, i commercianti di Porto tentarono di riprodurre lo stesso vino con uve assolutamente diverse. In quell’occasione si escogitò quindi l’aggiunta di acquavite al momento della fermentazione dell’uva in modo da bloccare questo processo, conservare la dolcezza del mosto e aumentarne la gradazione alcolica.

La vendemmia delle uve che porteranno alla produzione del vino Porto inizia alla fine di settembre e si protrae per tutto il mese di ottobre. In molte zone della valle del Douro il terreno scosceso e la presenza di terrazzamenti rendono difficile il passaggio dei mezzi meccanici per la raccolta dell’uva che quindi nella maggior parte dei casi viene fatta manualmente. L’uva viene poi messa in dei contenitori di legno, detti “lagares” e qui viene pigiata con i piedi, tradizione che si tramanda da secoli soprattutto nelle aziende familiari e che, nelle aziende più grandi e strutturate, è stata sostituita da moderni macchinari.

Una volta pigiata, l’uva viene messa in appositi tini di acciaio dove inizia il processo di fermentazione. Quando circa le metà degli zuccheri è stata convertita in alcol, la fermentazione viene interrotta con l’aggiunta di acquavite fino ad ottenere una gradazione alcolica di circa 20 gradi. Questa è l’operazione più importante e delicata nel processo di produzione del Porto: sbagliare il momento di aggiunta dell’acquavite o una dose sbagliata alterano il sapore del vino e le sue caratteristiche. La fase conclusiva del processo di vinificazione riguarda la stagionatura e questa varia in base alle diverse tipologie di porto che si vuole ottenere.

Il porto, infatti, presenta diverse varianti che si differenziano per il tempo di stagionatura oltre che per il colore. Le principali categorie di Porto sono:

  • il Porto bianco, semplice fruttato ottenuto da uve bianche giovani;

  • il Ruby, vino color rubino dal sapore aromatico ai frutti rossi, è la varietà più conosciuta e commercializzata anche perché è la più economica;

  • il Tawny, porto pregiato, forte e meno dolce delle altre varianti, ha un bel colorito ambra e un affinamento medio in botte di legno di circa tre anni, è al variante più diffusa e bevuta dagli amanti di questo vino;

  • Vintage, in assoluto il porto più pregiato, prodotto da uve di una sola annata classificate dai produttori come “annate eccellenti”, subisce un invecchiamento prima in botti di legno e poi in bottiglia - in questo modo si conserva perfettamente in bottiglia per decine di anni;

  • Fine Old Tawny Porto, categoria più complessa e strutturata del vino porto, con invecchiamento minimo di dieci anni ed è una miscela di Porto di diverse annate.